Fine Art_Bologna
Con l’arte si vince sempre per Mongolfiera Onlus
a cura di Simona Pinelli
10 Maggio 2016 ore 18.30 opening
Alessia De Montis Antonella Cinelli Giorgio Bevignani Giulia Maglionico Leonardo Greco Marco Biscardi Nicola Evangelisti Salvo Palazzolo Stefano Ughi Ugo Salerno
orari mostra:
martedì / giovedì / venerdì 17.00 – 19.30 sabato 10.00 – 12.30
Palazzo Pepoli Campogrande
Via Castiglione, 7 Bologna
Mob: +39 335 76 81 559 info@campograndeconcept.it contemporaryconceptevents@gmail.com
Fine Art Bologna_Con l’arte si vince sempre.
Per Mongolfiera Onlus
Da molti anni come curatrice e come organizzatrice, mi sono occupata e mi occupo di aste, mostre e lotterie dove protagonista è la Solidarietà unita all’Arte e alle sue opere. Perché? Perché la Responsabilità Sociale è ormai elemento imprescindibile in ogni ambito produttivo, per pensare e realizzare una Società che riporti l’uomo (e in molti casi anche l’ambiente) e le relazioni sociali al centro dell’attenzione; e, proprio per questo, oggi ogni azienda è chiamata ad affiancare alla responsabilità economica anche una responsabilità sociale, che crei valori reali, per tutto ciò che sta intorno sia all’impresa stessa, sia alle persone, al territorio e all’ambiente. Partendo da questo presupposto, ecco che l’Arte (e con essa tutti coloro che di Arte si occupano), deve caricarsi di questa responsabilità; perché l’Arte E’ un valore reale, necessario e sufficiente per creare consapevolezza, bene primario per ciascuno singolarmente e per tutti collettivamente. Arte e Solidarietà diventano così compagne perfette, in modo del tutto naturale: la prima si offre generosamente, la seconda accoglie, in un virtuoso scambio reciproco nel nome del comune obiettivo di portare al centro la Persona, promuovendo e sostenendo il benessere psicofisico degli individui, senza distinzioni di condizione, estrazione sociale, provenienza. E l’Arte quando è chiamata a collaborare non si tira mai indietro. La mostra “Fine Art Bologna”, promossa da Contemporary Concept e ospitata negli spazi di Campogrande Concept, dà una risposta a tutto ciò, forte di una consapevolezza che porta tutti gli attori dell’Industria Culturale a non sottrarsi mai a chi chiede aiuto a gran voce. Con entusiasmo, quindi, abbiamo accolto la proposta, della divisione CSR di Illumia e della Deutsche Bank, di affiancare all’ormai tradizionale Torneo “Il Cuore Scende in Campo” questa mostra, per dare un importante aiuto a sostenere l’Associazione Mongolfiera Onlus che da anni si occupa di disabilità e accoglienza, di minori svantaggiati e delle loro famiglie. C’è voluto poco: ben 10 artisti, residenti o nati in Emilia Romagna, hanno risposto entusiasti alla call, prestandosi con le loro opere a fare da ponte tra mondi apparentemente diversi, ma, come abbiamo visto, invece tanto vicini; al di fuori delle logiche di mercato, senza pressioni, senza guardare né a quotazioni né a correnti né a interessi di nessun tipo, hanno semplicemente “offerto” alla causa la loro pura, prorompente, libera e incontenibile energia creativa. Alessia De Montis, Antonella Cinelli, Giorgio Bevignani, Giulia Maglionico, Leonardo Greco, Marco Biscardi, Nicola Evangelisti, Salvo Palazzolo, Stefano Ughi e Ugo Salerno, partendo dal nostro territorio, portano a conoscere uno spaccato della produzione italiana contemporanea che, attraverso mezzi e modi spesso molto diversi, racconta la realtà della nostra società, i suoi limiti e la sua bellezza.
Alessia De Montis (Livorno 1976), residente a Bologna, immagina il mondo dell’arte come uno spazio aperto, un’architettura globale che le permette di tradurre le proprie urgenze in immagini. Il suo occhio di fotografa donna è stato sempre attratto e incentrato sul mondo “femminile”: un tentativo di spiegare o forse solo indagare quel mistero che è l’universo della donna, “strega” come la chiama lei, intesa e intrisa di tutte quelle energie che la rendono magica e unica.
Anche Antonella Cinelli (Teramo nel 1973), residente a Bologna, si concentra da sempre sull’universo femminile, punto di origine di numerosi suoi lavori, indagato attraverso il più tradizionale dei mezzi dell’arte. Cinelli fa parte di quel movimento che va sotto il nome di “Nuova figurazione italiana” e il suo lavoro abbina la pittura all’installazione costruendo un linguaggio personale composto di tele avvicinate a materiali poveri e industriali, che rispecchia la volontà dell’artista di raccontare le contraddizioni della donna d’oggi e di darne un ritratto veritiero.
Giorgio Bevignani è uno scultore emiliano, vincitore nel 2015 del premio Spotlight dalla Royal British Society of Sculptors. “L’arte deve rimanere al di sopra delle cose – spiega illustrando il suo lavoro – deve solo suscitare emozioni. Il vero è il valore che l’arte dovrebbe conservare. L’armonia del vero, e non la verità”.
Giulia Maglionico (Firenze 1977), residente a Reggio Emilia, con uno stile grafico e personale, reinterpreta il mondo animale e umano, senza alcun intento moraleggiante, ma con un piglio ironico e un occhio critico che da sempre caratterizza la sua poetica. Il quadro diventa una sorta di maxi-illustrazione, sempre ironica, provocatoria, dove uomini e animali si scambiano le parti.
Leonardo Greco, classe 1975, vive e lavora in un piccolo paese nella provincia modenese e la realtà, che raffigura sulle sue tele e nei suoi disegni, ha una partenza autobiografica, legata all’infanzia, alla terra d’origine, ai paesaggi familiari, ma gli esiti sono del tutto inusuali, filtrati dalla sua sensibilità e dal suo sentire poetico. Tutto ruota intorno alla percezione, al tentativo romantico di descrivere la realtà attraverso i sentimenti.
Il lavoro di Marco Biscardi (Bari 1986), residente a Bologna, racconta una sottile e pungente satira che riesce a fare dell’ironia uno strumento per regalarci interessanti, e spesso amari, spunti di riflessione. Le sue opere sono fotografie (scattate da lui o in alcuni casi recuperate da archivi storici) sulle quali interviene, digitalmente o manualmente, inserendo elementi concettuali che stravolgono il senso dell’immagine stessa e la percezione che prima avevamo di essa. Nicola Evangelisti (Bologna, 1972), tra i protagonisti della Light Art, svolge una ricerca multimediale realizzando installazioni luminose definite “strutture spaziali”. Salvo Palazzolo, residente a Bologna, è invece un pittore che realizza opere in cui oggetti e linguaggi si fondono per creare visioni. La pratica dello straniamento è la cifra delle installazioni di Palazzolo, per lui spiega “non c’è niente di più serio della creatività vissuta come gioco: l’artista ‘vede’ in modo diverso, pensa per ‘forme’ e per ‘colori’ e dei sui pensieri ‘fa’ cose”.
Il fondersi d’immagine e musica in un’unica opera d’arte è il gesto distintivo che segna la personalità di Stefano Ughi, residente a S. Giovanni in Persiceto. Il materiale privilegiato della sua opera è il legno, proprio per la sua valenza sonora, per la sua capacità di riflettere e di rifrangere il suono e la luce per propagarle e concentrarne l’effetto.
Protagonista assoluta delle opere di Ugo Salerno, residente a Bologna, è la carta, elemento che accompagna il lavoro quotidiano dell’artista. La trasforma, la rielabora, la contorce e la stropiccia fino a creare attente e minimali composizioni quasi sempre in bianco e nero: la somma e l’assenza di tutti i colori.
Eccoli qui i nostri 10 artisti coi loro diversi modi di fare arte, ma in totale sinergia di obiettivi all’insegna di quella stessa arte per la quale e con la quale vivono e comunicano.
Attraverso l’Arte ci parlano di futuro; quel futuro che, anche grazie a loro, può essere garantito ai bambini e alle famiglie sostenute dalla Mongolfiera Onlus. L’Arte è scesa in campo: ma qui nessuno perde e nessun vince. Qui si gioca tutti insieme.
Simona Pinelli
Si ringrazia Chiara Pilati, Paola Natella
Patrocinio
Comune di Bologna